Qualcuno avverta le case editrici: sui nuovi dizionari dei sinonimi il nome della Pro Recco va abbinato alla voce Scudetto. Quello che i biancocelesti vincono a Siracusa contro il Brescia è il numero 32, il tredicesimo consecutivo. Bellissimo, sofferto e meritato come certifica il risultato: 8-5 il finale alla Caldarella.
Servono ottanta secondi alla Pro Recco per passare in vantaggio: Bertoli va nel pozzetto e Di Fulvio da posizione 3 infila Del Lungo sotto il suo braccio. Il Brescia ha tre superiorità consecutive, ma Tempesti è reattivo e mura i tentativi di Nora e Rizzo. I biancocelesti raddoppiano a tre secondi dalla sirena con il diagonale vincente di Aicardi che non dà tempo ai lombardi di riposizionarsi sull’uscita dal pozzetto di Nicholas Presciutti.
La squadra di Vujasinovic asfissia i centroboa avversari e va sul +3 con Bodegas in superiorità. Il Brescia, invece, si infrange sul muro biancoceleste: la difesa resiste ancora due volte con l’uomo in meno, poi la “Caldarella” si alza in piedi per Molina che finta l’alzo e tiro e in beduina sorprende Del Lungo; un gol bellissimo, già realizzato a Szolnok dal numero 5, da vedere e rivedere. I lombardi abbozzano una reazione e segnano dopo quasi 14 minuti con Rizzo che sfrutta la settima superiorità decretata dal duo Severo-Paoletti: all’intervallo lungo il risultato è di 4-1 per i campioni in carica.
Si riparte e Tempesti è tre volte provvidenziale sugli attacchi bresciani. Scampato il pericolo Filipovic arma il mancino e batte sul palo corto il portiere avversario nonostante il tentativo disperato di Christian Presciutti rientrato dall’espulsione temporanea. A undici secondi dalla terza sirena il Brescia trova il secondo gol con una palombella di Guerrato che supera Tempesti, bacia il palo ed entra in rete.
Negli ultimi otto minuti ecco il gol di Rizzo con un tiro dai 7 metri che schizza sull’acqua e porta il risultato sul 5-3. Dall’altra porta Di Fulvio premia l’entrata di Ivovic che però tira fuori. Il pescarese non manca l’appuntamento con il gol capitalizzando l’uscita di Nora: percentuali bulgare in superiorità e partita in discesa. Bodegas porta i suoi sul +4 con una girata fantastica a tre minuti e mezzo dal termine. Alla nona superiorità la squadra di Bovo passa ancora con Rizzo, il più ispirato dei suoi, ma perde Muslim per proteste. La partita la chiude Alesiani su assist di Molina con Christian Presciutti nel pozzetto. Il gol di Nora in superiorità vale solo per le statistiche. Fa festa la squadra, fa festa la città davanti al maxischermo montato in piazza: la Pro Recco è ancora la più forte d'Italia.
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