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Lo Scudetto numero 31

Più forte di tutti: la Pro Recco è campione d'Italia per la trentunesima volta, la dodicesima consecutiva. Dominio in vasca, 13-6 al Brescia, e delirio al suono dell'ultima sirena: Torino è biancoceleste grazie ad una prova di forza dei ragazzi di Vujasinovic, capaci di sorreggere il peso della pressione e condurre una gara perfetta, magistralmente preparata dal coach serbo. D'altronde quella assemblata in estate dal presidente Felugo è una squadra di "giganti", che alle parole preferisce i trofei e per questi lavora tutto l'anno.
LA GARA - Per la sesta volta consecutiva la finale mette di fronte Pro Recco e Brescia. Vujasinovic ritrova Tempesti tra i pali e opera due cambi rispetto alla gara di ieri: nei tredici ci sono Di Fulvio e Alesiani al posto di Bruni e Di Somma.
Pro Recco subito in palla: Aicardi si gira e segna dopo un giro di lancetta. Reazione Brescia con Ubovic che sfrutta la prima superiorità e gonfia la rete. Dall'altra parte è Bodegas a capitalizzare i venti secondi di Paskovic nel pozzetto. Più due Pro Recco a 100 secondi dalla prima sirena con Mandic a esplodere il sinistro da posizione 3. Biancocelesti in totale dominio della gara: Figlioli si procura un rigore, Sukno non sbaglia. A sei secondi dalla fine del primo tempo, però, Muslim al centro con l'uomo in più riporta i lombardi in partita. Si riparte e l'incursione di Figari, con l'uomo in più, non dà scampo a Del Lungo. Ottanta secondi più tardi è Paskovic a ottimizzare l'espulsione di Bodegas. Superiorità Pro Recco e 6-3 con la sentenza di Sukno che in diagonale fa esplodere i tifosi. Tempesti e compagni sono in totale controllo e così arriva anche il più quattro: Del Lungo in libera uscita, Mandic lo scherza con una palombella da far vedere ai ragazzi del settore giovanile. A dieci secondi dal cambio campo arriva il 7-4 firmato Bertoli, al centro, con l'uomo in più.
Terzo tempo che si apre come era finito il secondo: ancora Bertoli per il 7-5. Brescia a meno uno con Christian Presciutti che sfrutta l'ennesima espulsione temporanea decretata dagli arbitri. Vujasinovic schiarisce le idee, infonde sicurezza alla squadra e il tap in Di Fulvio fa respirare i campioni in carica per l'8-6 che conduce la Pro agli ultimi otto minuti del match.
Prima azione e Ivovic, con l'uomo in più, scarica un destro imparabile che vale il +3. Apoteosi Pro Recco, il Brescia finisce la benzina e Figlioli, Ivovic e Bodegas assestano il montante decisivo: a tre dalla fine i biancocelesti doppiano i lombardi, al Palazzo del Nuoto è 12-6 e la festa è già cominciata. C'è gloria anche per Sukno, con una tripletta da fenomeno che chiude i giochi sul 13-6. Gli artigli sullo Scudetto sono quelli della Pro Recco.

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