Una giornata di dolore per la Pro Recco, la pallanuoto e lo sport. La scomparsa di Tibor Benedek lascia un vuoto incolmabile: “Era un compagno, un capitano, un esempio – afferma il presidente Maurizio Felugo -. Tibor ha cambiato il modo di allenarsi e di vivere la pallanuoto, bastava osservarlo per comprendere quale fosse la strada per diventare un campione. Resterà un punto di riferimento accanto ai tanti che hanno scritto la storia della Pro Recco, come Lavoratori e Cevasco, stelle che continueranno a illuminare il nostro percorso. È un giorno tristissimo: ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di grande sofferenza".
“Se ne va un simbolo della pallanuoto mondiale, un padre di famiglia, un giocatore straordinario e sempre corretto, un atleta umile che pur avendo conquistato tre olimpiadi consecutive non ha mai fatto pesare le sue vittorie - aggiunge Eraldo Pizzo -. Tibor era un professionista esemplare: arrivava per primo in piscina, si esercitava con una pallina contro la colonna per allenare il polso, poi si fermava anche oltre la seduta per migliorarsi e provare i movimenti della partita. Gli saremo grati per tutta la vita, a Recco lo ricorderemo per sempre. Mandiamo un abbraccio forte ai familiari".
Questa sera, alle 21 davanti alla piscina Alfred Hajos di Budapest, si terrà una commemorazione pubblica.
Nella foto: a destra Benedek e Giorgetti, a sinistra Kasas e Madaras.