Pro Recco e Jug Dubrovnik ancora di fronte, tredici giorni dopo. I campioni d'Europa vogliono prendersi la rivincita contro i croati che nel precedente turno di Champions League hanno inflitto loro la prima sconfitta stagionale vincendo 11-8 in una partita condizionata dalle tante assenze.
Martedì, alle 21 con diretta sui canali Sky Sport Uno e Action, ecco l'occasione per ripartire e iniziare il girone di ritorno con tre punti. Ivovic e compagni ci proveranno nell'avveniristica e tecnologica piscina dell'Aquamore Bocconi Sport Center di Milano, città che evoca dolci ricordi: alla Cozzi la Pro Recco ha vinto il suo primo titolo europeo, mentre 15 anni fa, alla Scarioni, arrivò la quarta Coppa dei Campioni in una finale thrilling proprio contro lo Jug.
È grande l'attesa in città per l'arrivo dei biancocelesti, con tutti i posti esauriti e importanti ospiti dello sport e dell'imprenditoria previsti in tribuna.
In acqua, aspettando l'ultimo giro di tamponi, mister Sukno ritrova quasi tutti i giocatori ad eccezione di Bertoli, ancora indisponibile: "Stiamo un po'meglio rispetto alla sfida di Dubrovnik, il gruppo è pressoché al completo e questo ci ha consentito di allenarci meglio in questi giorni - le parole di Sukno -. Sicuramente sarà un'altra Pro Recco, più pronta ad affrontare un avversario che sta crescendo molto rispetto all'inizio della stagione e, certamente, si qualificherà per le finali di Belgrado; da parte nostra sarà importante concedere meno gol facili allo Jug, sorretti da una condizione fisica diversa: in Croazia, da metà gara, non riuscivamo a tenere un ritmo alto, aspetto fondamentale se si vogliono portare a casa le partite in campo europeo. Giocheremo a Milano, in una piscina in cui ci siamo già allenati un mese e mezzo fa: un impianto bellissimo, appena aperto, che ci darà un ulteriore motivo per disputare una grande partita e vincere".
La Pro Recco guida il gruppo B con 18 punti insieme al Marsiglia; lo Jug insegue a quota 15.
Arbitreranno il match Alexandrescu (Romania) e Gomez (Spagna); delegato il greco Stavropoulos.