Ratko Rudic saluta la Pro Recco: l'allenatore croato, 72 anni a giugno, era arrivato in Liguria nell'estate del 2018 firmando un accordo biennale. Sulla panchina biancoceleste, prima dello stop di questa stagione, ha vinto uno Scudetto e una Coppa Italia a cui si aggiunge il bronzo nella Final Eight di Champions League. La Pro Recco sarà la sua ultima panchina: ecco la lettera del tecnico che ripercorre la sua avventura alla guida del Club più titolato del mondo.
"Ho accettato l'incarico alla Pro Recco sposando le idee del presidente Maurizio Felugo e un importante progetto di pallanuoto che, oltre ai risultati e al miglioramento del gioco, puntasse anche sulla promozione del nostro sport in Italia, nel mondo e sui media, l'avvicinamento e l'investimento sui giovani, la creazione di accademie in tutta Italia, l'organizzazione delle partite di Champions League in diverse città.
Abbiamo fatti grandi passi avanti in tutti i segmenti, però ho sbagliato una partita, la semifinale di Champions League, e la stagione è finita senza ottenere il risultato desiderato: ancora oggi porto dentro di me un sapore amaro di quella sfida di Hannover.
In questa nuova stagione siamo partiti ancora più motivati di recuperare quanto ci era sfuggito; abbiamo preparato un programma diverso, concentrandoci sulla parte conclusiva della stagione e sulla Final 8 di Champions League che dovevamo organizzare in casa, a Recco, nella piscina di Punta Sant'Anna: era pronto un grande spettacolo sportivo. Dalla fine di febbraio 2020 abbiamo intensificato gli allenamenti con l'obiettivo di arrivare nella miglior forma al torneo. Quando è arrivato lo stop dell'attività, a causa della pandemia, sono spariti anche i nostri sogni.
La decisione di terminare la mia carriera come allenatore è maturata prima che scoppiasse l'emergenza Coronavirus e l'ho comunicata al presidente Felugo. Volevo finire la carriera con un grande risultato e mettermi a disposizione della società in un altro ruolo per contribuire alla realizzazione del progetto. Certamente con la pandemia molte cose sono cambiate, il futuro è incerto e vedremo come sarà organizzata l'attività.
In questa occasione voglio ringraziare il nostro patron, Gabriele Volpi, grande appassionato di pallanuoto e principale sostenitore della Pro Recco, con il quale si è creato un rapporto di stima e rispetto, penso reciproco.
Con il presidente Felugo avevo un rapporto speciale, di fiducia ed amicizia: la sua motivazione e l'energia aiutava anche la squadra stessa a mantenere alti livelli di impegno.
Ringrazio tutti i giocatori per il grande impegno professionale, rispetto e qualità nell'approccio sia degli allenamenti sia delle partite: custodirò sempre un bel ricordo di loro.
Il mio staff tecnico è stato di enorme valore ed aiuto, composto da professionisti di altissimo valore. Il gruppo era molto unito ed aveva un ruolo attivo e propositivo: sono grato a loro per il grande impegno.
Ringrazio tutti i dipendenti della società che hanno permesso di svolgere la nostra attività nel miglior modo e con i quali si è creato un ottimo rapporto.
In conclusione, del periodo trascorso a Recco mi rimane un ricordo positivo: qui mi sono sentito come a casa mia.
Voglio salutare tutti i tifosi e i cittadini che sono stati vicini alla società e a me personalmente: terminata questa emergenza tornerò in città per salutarli con affetto".
Ratko Rudic